mercoledì 12 maggio 2010

Quelli che ben pensano



Domenica sono stato ad un concerto. All'auditorium davano gratis la nona sinfonia di Beethoven. L'evento rientrava in una serie di iniziative che l'accademia nazionale di Santa Cecilia ha attuato in forma di protesta contro i provvedimenti attuati dal ministro Bondi in materia di tagli al settore musicale. Il concerto è stato molto bello (d'altronde la nona non è mica "I'm a barby girl!") anche se avrei preferito ascoltarlo dalla platea. Purtroppo infatti i biglietti che sono riuscito a prendere erano gli ultimi rimasti e, in quanto tali, erano posti del retropalco. Sapete qual'è il retropalco? Beh è una parte della galleria che si trova, come dice l'etimologia, proprio dietro al palco su cui si siede l'orchestra con il coro. Praticamente ho visto tutto il concerto con gli orchestrali di spalle. Di contro, il direttore Pappano l'ho visto in tutte le sue smorfie di tensione emotiva. Sebbene l'auditorium abbia un'acustica fantastica quando ci viene suonata la musica classica, il retropalco non è comunque la posizione ottimale per ascoltare un concerto. Vi faccio un esempio. Nell'ultimo movimento della sinfonia entrano i quattro solisti. In particolare è famosa l'entrata del baritono con il suo "Oh Freunde!". Poichè i quattro solisti si trovavano proprio di fronte alla platea potete immaginare quanto flebili siano risultate le voci dei solisti agli sfigati del retropalco. E non è andata bene anche per i primi violini che avevano una posizione prossima a quella dei solisti. Insomma poteva andare meglio. Fin qui niente di anormale. D'altronde che ci volete fare se il vostro marinaio non si sbriga a prendere i biglietti come può pretendere di prendere un posto in platea? Ebbene non è proprio così. Il concerto, come ho detto prima, era gratuito e fino ad esaurimento posti. Sul sito dell'accademia di Santa Cecilia c'era scritto che i biglietti sarebbero stati consegnati domenica, il giorno stesso del concerto, dalle 14.00 alle 18.00 (il concerto era alle 19.00). Diligentemente il vostro marinaio si è presentato all'auditorium alle 14.40. All'arrivo ho trovato nel foyer dell'auditorium dove consegnavano i biglietti, una ressa da stadio. Diligentemente mi sono accodato alla coda di persone che attendevano il proprio turno. Tuttavia c'era qualcosa di strano. Gli impiegati dell'auditorium che consegnavano i biglietti chiamavano dei numeri come se ci fosse una sorta di prenotazione. Al che mi sono allarmato e ho chiesto a chi si trovava davanti a me se per caso non avevo dimenticato qualcosa o almeno qualche "numero". Ebbene la spiegazione di quello che stava succedendo era molto semplice. Circa 670 persone si erano recate la mattina alle 11.00 all'auditorium e si erano auto posizionate in una lista fai da te, cioè si erano autodate un ordine (il numeretto) da conservare quando al loro ritorno, alle 14.00, fosse cominciata la distribuzione dei biglietti. Il risultato è che tutti coloro che si erano recati alla'uditorium alle 14.00 o poco prima, sono stati costretti a scalare dietro ai 670 "italiani più italiani degli altri". Ovviamente questa idea del numeretto era completamente abusiva. I soliti 670 furbetti. Fatto sta che, per ogni persona, l'auditorium consegnava un massimo di quattro biglietti. Se vi fate il conto, 670 persone con una media di 2 biglietti a testa (non vorrei esagerare con le cifre) fanno un numero di posti che eccede sicuramente il numero di posti disponibili in platea. Risultato: la platea se la so beccata i soliti furbetti. Voi mi direte: "Si ma che ci vuoi fare, si sa che queste cose vanno a finire sempre così". Si però io non sopporto l'ipocrisia. Prima che il concerto iniziasse, quando già tutti gli orchestrali erano sul palco e il direttore di Santa Cecilia pronunciasse la sua arringa contro il decreto del ministro, la platea ha lanciato un applauso e poi una standing ovation contro il suddetto decreto. A questo punto mi sono incazzato. Non vi sareste incazzati anche voi? Questi benpensanti da quattro soldi che ti fottono sempre e poi si fregiano di essere l'elite intellettuale del paese devono andare a fanculo! Voi siete la rovina del paese, peggio di qualsiasi decreto malfatto!

Il marinaio semplice



5 commenti:

t ha detto...

Peggio di qualsiasi governo di servi, perchè questo è temporaneo.
L'italianità è eterna.

Grande post marinaio!

t ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=TxGJ6DFocyY&feature=related

come siamo ottimisti però eh ;)

Anonimo ha detto...

sono replicanti

a.p. genévois

il marinaio semplice ha detto...

E poi questa...

http://www.repubblica.it/politica/2010/05/17/news/moglie-scajola-4122793/

Ciao

t ha detto...

http://www.repubblica.it/rubriche/piccolaitalia/2010/05/18/news/pensione_politici-4150797/?ref=HREC1-7