Riflettiamo:
"I paesi ricchi e industrializzati rappresentano meno del 20% della popolazione mondiale e consumano oltre il 60% dell’energia prodotta; le ricadute ambientali più catastrofiche di questo squilibrio si fanno sentire nei paesi più poveri del Sud del mondo, dove a siccità e carestie si alternano eventi atmosferici violenti e improvvisi che causano devastanti inondazioni e provocano la diffusione di malattie."
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