Autunno
sospiri m'avvolgono:
foglie in fermento
frusciando intonano
un solo lamento.
E.V.
La natura segue il suo corso e ogni autunno la vita sospende il suo ciclo: tutto sembra morire intorno: sarà solo un'impressione dell'uomo?
Il vento sembra sospirare e le foglie intonare lamenti carichi di malinconia.
Noterei l' allitterazione ai v.2-3 della "f" che ricalca il suono prodotto dal fruscio del vento sulle foglie, nonchè la rima alternata ma con rima imperfetta tra -ano e -ono.
E.V. è un amico, Emanuele Ventura, che spesso capita su questo blog ed è anche l'autore del commento alla poesia di Saba, Ulisse, che pubblicammo molti mesi fa.
Non sapevo avesse preso a scrivere poesie, ma trovo che gli riesce bene :)
Ciao ciao.
T
martedì 23 settembre 2008
sabato 13 settembre 2008
Lo sforzo di essere razionale
"La sede del sapere distoglie l'uomo dal suo vero fine."
Ratzinger; notizia mediata dal TG1
Ciao ciao marinai...eccoci qui, con la febbre e la bronchite del timoniere, intenti all'opera di esegesi di una delle ultime affermazioni del Pontefice, estratte dal contesto di un discorso più ampio, con il quale avrà voluto comunicare, certamente, riflessioni più profonde e significative.
Seppur parziali, queste riflessioni possono essere interpretate, al primo ordine, come
"Lo studio distoglie (distoglie vorrà pur dire distoglie, immagino) l'uomo dal suo vero fine."
La sede del sapere non so bene cosa significhi...forse non significa nulla, forse è intenzionalmente vago, forse vuol dire invece "Università"...
Non credo invece di essere particolarmente originale, apocrifo, o eretico, se interpretassi "vero fine" con Dio.
In ogni modo, con diverse interpretazioni, potete riempiere lo spazio riservato ai commenti.
Non ho molto da dire sull'esternazione del Pontefice.
E', prima di tutto, una sua rispettabile opinione, che ho ancora il diritto di non condividere.
Ciò che mi da fastidio è che le sue parole, non per la prima volta, offendono chi trascorre il proprio tempo sui libri per passione e/o per cercare di costruirsi un futuro migliore.
"Il Pontefice ha fatto visita al luogo dove la madonna apparve..."
Maria Luisa Busi, TG1
Ratzinger è in visita a Lourdes. Annunciando la notizia al telegiornale, la giornalista ha usato queste parole.
Premesso che l'intenzione di prendermi gioco di chi crede nemmeno mi sfiora, credo sia onesto, non presuntuoso, dire che "LA MADONNA APPARVE" è una frase priva di contenuto storico.
Premesso anche che ho il massimo rispetto di chi ha fede, non fosse altro perchè la persona che amo ha fede, posso cominciare il mio solito monologo noioso.
La storia è che a Lourdes, come in moltissimi altri posti, centocinquanta anni fa una bambina disse di aver visto Maria per più volte.
Null'altro che questo è la storia e null'altro che questo è quel che avrebbe dovuto annunciare la giornalista.
Non credo che vi siano fonti storiche riconosciute che parlano di apparizioni per il semplice fatto che una porzione degli uomini che si sono succeduti su questo Pianeta, conservavano il beneficio del dubbio.
Questa non deve esser letta come una frase presuntuosa detta da "uno che si crede superiore", ma solo come una riaffermazione del fatto che senza dati oggettivi che provano un fenomeno del genere, non si può classificare come fatto storico un'apparizione della Madonna.
Ci si potrebbe domandare che cosa fa, di un documento, un documento storico.
Non lo so. Non so come si svolge il lavoro dello storico, ma immagino che prima di scrivere sui libri avvenimenti passati, si confrontino documenti diversi, e si cerchi di ricostruire un filo degli eventi che sia, quantomeno, razionale.
Magari è un lavoro che viene svolto da più cervelli messi insieme.
Infine, non si può chiedere a nessuno, nemmeno a chi fede ha, di classificare come razionale un fenomeno del genere.
Un vescovo irlandese vissuto a cavallo del 1600 aveva stimato, grazie a fonti bibliche, che la creazione dell'Universo fosse avvenuta nel 4004 a.C., alle 9 di mattina del 23 marzo (curioso che si crei il tempo e lo si faccia partire dalle 9 di un 23 marzo, no?).
Ora questa notizia, analizzata freddamente, non è più assurda di un'apparizione.
La diversità sta solo nel fatto che sulla data della creazione dell'Universo abbiano dati esperimenti e teorie che per una ragione o per l'altra, non abbiamo per altri fenomeni paranormali.
Dove la scienza arriva, non toglie dubbi, ma sradica l'ignoranza e la possibilità di affermazioni non verificate.
Detto nuovamente che bisogna riconoscere a chiunque il diritto di credere che il mondo si regga sul guscio di una tartaruga, bisogna anche riconoscere che nessuno ha mai sperimentato che questa tartaruga esista.
Per questo non si può annunciare al telegiornale che una tartaruga sostiene il mondo.
Perchè ho questa ossessione del razionale?
Davvero non può esserci null'altro che il razionale nei libri di storia?
L'ossessione per ciò che è razionale non è la mia, ma di chiunque faccia scienza in modo serio.
Scienza, non solo fisica. E quindi anche dello storico.
Il motivo di questa ossessione è che la scienza cerca di indagare i meccanismi della natura e degli uomini. Lo scopo è allargare la conoscenza e sottrarre l'uomo alla paura e all'ignoranza.
Per allargare la conoscenza, non abbiamo altro mezzo che un indagine razionale perchè è l'unica che il nostro cervello capirebbe ed è, quindi, l'unica estendibile al di fuori di noi.
Un evento può infatti suscitare emozioni diverse in due persone diverse. Ma se una tentasse di affermare come verità la sua emozione, l'altro sarebbe per forza penalizzato.
Nel caso specifico, l'evento è che quella bambina affermava di aver visto la Madonna.
Immagino che vi furono persone pronte a crederle ed altre che, magari, erano scettiche.
E' abbastanza plausibile che nessuno storico si sia mai sognato di far passare, come storia, un fatto del genere.
Se, tuttavia, fosse successo, si sarebbe verificato quel che ho scritto poche righe fa.
Ecco perchè nei libri di storia non può esserci altro che il razionale.
Questa è, almeno, la teoria. Che poi i libri di storia vengono scritti da chi vince la guerra o vogliono essere modificati, dopo sessant'anni, da chi perde la guerra, è un altro argomento.
Stamattina, leggendo il giornale, mi ero stupito perchè la signora Palin, vice del candidato repubblicano McCain, aveva affermato che "la guerra in Iraq è parte di un piano voluto da Dio".
Avevo pensato che qui, in campagna elettorale, si santificano sì i mafiosi, però cazzate del genere non ricordo di averle mai sentite e quindi che, tutto sommato, potevo sentirmi sollevato.
Avevo provato, in altre parole, una punta di orgoglio per questo mio bistrattato Paese.
Stasera invece, mentre guardavo il telegiornale ansioso di vedere la mia Roma massacrata a Palermo, ho dovuto rimangiarmi quella punta di orgoglio e riassaporare la dura realtà.
T
Ratzinger; notizia mediata dal TG1
Ciao ciao marinai...eccoci qui, con la febbre e la bronchite del timoniere, intenti all'opera di esegesi di una delle ultime affermazioni del Pontefice, estratte dal contesto di un discorso più ampio, con il quale avrà voluto comunicare, certamente, riflessioni più profonde e significative.
Seppur parziali, queste riflessioni possono essere interpretate, al primo ordine, come
"Lo studio distoglie (distoglie vorrà pur dire distoglie, immagino) l'uomo dal suo vero fine."
La sede del sapere non so bene cosa significhi...forse non significa nulla, forse è intenzionalmente vago, forse vuol dire invece "Università"...
Non credo invece di essere particolarmente originale, apocrifo, o eretico, se interpretassi "vero fine" con Dio.
In ogni modo, con diverse interpretazioni, potete riempiere lo spazio riservato ai commenti.
Non ho molto da dire sull'esternazione del Pontefice.
E', prima di tutto, una sua rispettabile opinione, che ho ancora il diritto di non condividere.
Ciò che mi da fastidio è che le sue parole, non per la prima volta, offendono chi trascorre il proprio tempo sui libri per passione e/o per cercare di costruirsi un futuro migliore.
"Il Pontefice ha fatto visita al luogo dove la madonna apparve..."
Maria Luisa Busi, TG1
Ratzinger è in visita a Lourdes. Annunciando la notizia al telegiornale, la giornalista ha usato queste parole.
Premesso che l'intenzione di prendermi gioco di chi crede nemmeno mi sfiora, credo sia onesto, non presuntuoso, dire che "LA MADONNA APPARVE" è una frase priva di contenuto storico.
Premesso anche che ho il massimo rispetto di chi ha fede, non fosse altro perchè la persona che amo ha fede, posso cominciare il mio solito monologo noioso.
La storia è che a Lourdes, come in moltissimi altri posti, centocinquanta anni fa una bambina disse di aver visto Maria per più volte.
Null'altro che questo è la storia e null'altro che questo è quel che avrebbe dovuto annunciare la giornalista.
Non credo che vi siano fonti storiche riconosciute che parlano di apparizioni per il semplice fatto che una porzione degli uomini che si sono succeduti su questo Pianeta, conservavano il beneficio del dubbio.
Questa non deve esser letta come una frase presuntuosa detta da "uno che si crede superiore", ma solo come una riaffermazione del fatto che senza dati oggettivi che provano un fenomeno del genere, non si può classificare come fatto storico un'apparizione della Madonna.
Ci si potrebbe domandare che cosa fa, di un documento, un documento storico.
Non lo so. Non so come si svolge il lavoro dello storico, ma immagino che prima di scrivere sui libri avvenimenti passati, si confrontino documenti diversi, e si cerchi di ricostruire un filo degli eventi che sia, quantomeno, razionale.
Magari è un lavoro che viene svolto da più cervelli messi insieme.
Infine, non si può chiedere a nessuno, nemmeno a chi fede ha, di classificare come razionale un fenomeno del genere.
Un vescovo irlandese vissuto a cavallo del 1600 aveva stimato, grazie a fonti bibliche, che la creazione dell'Universo fosse avvenuta nel 4004 a.C., alle 9 di mattina del 23 marzo (curioso che si crei il tempo e lo si faccia partire dalle 9 di un 23 marzo, no?).
Ora questa notizia, analizzata freddamente, non è più assurda di un'apparizione.
La diversità sta solo nel fatto che sulla data della creazione dell'Universo abbiano dati esperimenti e teorie che per una ragione o per l'altra, non abbiamo per altri fenomeni paranormali.
Dove la scienza arriva, non toglie dubbi, ma sradica l'ignoranza e la possibilità di affermazioni non verificate.
Detto nuovamente che bisogna riconoscere a chiunque il diritto di credere che il mondo si regga sul guscio di una tartaruga, bisogna anche riconoscere che nessuno ha mai sperimentato che questa tartaruga esista.
Per questo non si può annunciare al telegiornale che una tartaruga sostiene il mondo.
Perchè ho questa ossessione del razionale?
Davvero non può esserci null'altro che il razionale nei libri di storia?
L'ossessione per ciò che è razionale non è la mia, ma di chiunque faccia scienza in modo serio.
Scienza, non solo fisica. E quindi anche dello storico.
Il motivo di questa ossessione è che la scienza cerca di indagare i meccanismi della natura e degli uomini. Lo scopo è allargare la conoscenza e sottrarre l'uomo alla paura e all'ignoranza.
Per allargare la conoscenza, non abbiamo altro mezzo che un indagine razionale perchè è l'unica che il nostro cervello capirebbe ed è, quindi, l'unica estendibile al di fuori di noi.
Un evento può infatti suscitare emozioni diverse in due persone diverse. Ma se una tentasse di affermare come verità la sua emozione, l'altro sarebbe per forza penalizzato.
Nel caso specifico, l'evento è che quella bambina affermava di aver visto la Madonna.
Immagino che vi furono persone pronte a crederle ed altre che, magari, erano scettiche.
E' abbastanza plausibile che nessuno storico si sia mai sognato di far passare, come storia, un fatto del genere.
Se, tuttavia, fosse successo, si sarebbe verificato quel che ho scritto poche righe fa.
Ecco perchè nei libri di storia non può esserci altro che il razionale.
Questa è, almeno, la teoria. Che poi i libri di storia vengono scritti da chi vince la guerra o vogliono essere modificati, dopo sessant'anni, da chi perde la guerra, è un altro argomento.
Stamattina, leggendo il giornale, mi ero stupito perchè la signora Palin, vice del candidato repubblicano McCain, aveva affermato che "la guerra in Iraq è parte di un piano voluto da Dio".
Avevo pensato che qui, in campagna elettorale, si santificano sì i mafiosi, però cazzate del genere non ricordo di averle mai sentite e quindi che, tutto sommato, potevo sentirmi sollevato.
Avevo provato, in altre parole, una punta di orgoglio per questo mio bistrattato Paese.
Stasera invece, mentre guardavo il telegiornale ansioso di vedere la mia Roma massacrata a Palermo, ho dovuto rimangiarmi quella punta di orgoglio e riassaporare la dura realtà.
T
giovedì 4 settembre 2008
Piccola riflessione comparativa
Allora allora...ora vi annoierò con delle informazioni stupide, inutili e sopratutto esterofile, o meglio, spagnofile, o forse, zapaterofile.
Quanto pagate, amici della montana del sapone, il biglietto del treno che vi porta a Fiumicino?
Lo pagate 5 euri se prendete il treno da Tiburtina, e un po' di più (10 ? non so...io sono povero e lo prendo da Tiburtina) se prendete il Leonardo Express da Termini.
Il primo treno impiega 50 minuti, se non si rompe, a raggiungere la sua destinazione.
E' assai probabile che dovrete fare il viaggio con il bagaglio lontano dal vostro sedile (sempre che riusciate a sedervi) perchè negli scaffali sopra i finestrini non c'entra neanche la borsetta della vostra fidanzata.
E' comunque molto più probabile che decidiate di non sedervi neppure.
5 euri; 50 minuti.
Treno che manco in Turkmenistan ce ne sono più come il nostro.
Spagna.
Aeroporto-Centro
2 Euri, metropolitana tipo vagoni nuovi metro A, 12 linee, 45 minuti: viaggio più comodo che sul sedile del low cost.
Basta così??
Nooo.
Treno Madrid-Toledo
70 kilometri, tempo impiegato mezz'ora.
Costo 6.5 euro.
Treno tipo eurostar.
Io e il marinaio, tutte le sante mattine dell'anno, impieghiamo dai 40 ai 90 minuti per percorrere con il nostro treno 30 kilometri (quando non succede qualcosa prima di Castel Madama, che allora il treno se ne sta proprio a casa).
Dovremmo forse pretendere servizi più efficienti?
Sarebbe ipocrita non dire che questa ferrovia, in Spagna, l'hanno fatta coi finanziamenti europei...gli stessi che da noi finiscono nelle mani della camorra e della mafia.
Madrid è una città stupenda, piena di vita e di storia vissuta.
Porta ancora addosso i segni della dittatura e però ha l'aria orgogliosa di una città che si sta riprendendo tutto quello che gli è stato tolto.
Non ha un vero e proprio centro storico, visto che è una città relativamente giovane, essendo stata fondata intorno all'anno 1000 dagli arabi e ha acquistato importanza solo dopo il 1500 quando divenne capitale a discapito di Toledo (di quest'ultima potete apprezzare un bellissimo vicolo del centro). Per questo forse ho sentito che potrebbe ricordare città americane (a chi le ha viste) per le strade larghe ed i grattacieli.
Vorrei sottolineare però, a beneficio del capitano che sono sicuro starà storcendo la bocca, che i grattacieli non sono affatto dello stile di quelli giapponesi o appunto, americani...sono vere e proprie opere di architettura che una persona competente saprebbe apprezzare molto più di me. Soprattutto non c'erano le scritte pubblicitarie che ti fanno incazzare tanto, a parte qualcuna...
Nei musei importanti come il Prado e quello intitolato alla Regina Sofia, si entra gratis il sabato e la domenica e la visita è veramente bella.
Al prado c'è il quadro di Bosch, "Il giardino delle delizie", in cui uno ci si può perdere dentro.
Esisteno poi quartieri meno conosciuti del centro, altrettanto belli anche se un po' degradati, ma manco troppo se penso a Roma. A Roma forse non trovi nessuno che ti offre marijuana per strada, o almeno a me non è mai successo...forse non frequento i giri adatti:)...
Tra i quartieri da vedere c'è Cheuca, pieno di locali e posti carini, un po' come Trastevere o San Lorenzo da noi, ma molto più curato del secondo.
Questo quartiere, è stato ravvivato dalla comunità gay della città, ed infatti è abbastanza probabile che passeggiandovi, vediate moltissime coppie di fidanzati dello stesso sesso.
E' qualcosa che sembra strana a chi non c'è abituato...e questo mi fa pensare che anche dal punto di vista sociale, se mai avessi avuto dubbi, un viaggio in Spagna è come un viaggio nel futuro.
Infine, dovunque ci trovassimo in giro, fino a tardi c'era gente per le strade e nei locali.
Non parlano inglese...è vero (manco io se è per questo)...ma cazzo, volete mettere un telegiornale che la sera non vi spara in due minuti tutte le facce del parlamento puzzolento con le cazzate che si rincorrono a vicenda?
La intervistano Zapa e Rajoy. Punto. E il secondo potrebbero pure farlo stare zitto, che parla a fa';)?
T
mercoledì 3 settembre 2008
Diritto di voto
Salve a tutti i marinai ancora bagnati dall'acqua fresca dell'estate.
Convenevoli a parte, dopo un meritato periodo di riposo, magari anche auto-forzato (sono arrivato persino ad annoiarmi mentre guardavo un video di Marco Travaglio...ero troppo cotto!!), torna la verve polemica che avrei tanto piacere di abbandonare, se solo dopo le vacanze mi ritrovassi a vivere in un posto normale...
E invece continuo a dover sentire cazzate da parte di gente che mi governa...e se sull'affermazione di Bossi di qualche settimana fa "la matematica è rimasta a Talete" si potrebbe anche ridere per non più di due secondi e mezzo, quella di Fini che ho letto stasera non mi fa ridere per niente.
Il diritto di voto agli immigrati, spiega "non deve essere visto né come un'ipotesi sciagurata'' o "un'idea criminale". Ma se gli immigrati vogliono integrarsi nella società e quindi partecipare alla vita pubblica "devono dimostrare di essere in grado di adempiere a certi doveri''.
Fini elenca: "quando parlo di doveri mi riferisco ad avere un lavoro, un domicilio, rispettare le leggi, pagare le tasse, insomma dimostrare di volersi davvero integrare"
Ammetto che non più di tre mesi fa avevo pensato che il diritto di voto esteso a tutti potesse essere un errore.
Ad esempio...perchè dovrebbe votare chi ha l'intenzione di votare Forza Italia?
Allora avevo pensato a dei requisiti che bisognerebbe acquisire per andare a votare; dopo una rapida riflessione con il Maestro, Fabrizio ed il Capitano, fatta gustando pizza rossa con la mozzarella all' "Angolo", prima di una esperienza di laboratorio, mi convinsi che non c'era modo giusto per escludere qualcuno dal voto.
Ora però mi fa incazzare che il presidente della camera, eletto con il partito votato dal 99,932 % degli evasori fiscali del paese, includa, tra i doveri che lo straniero dovrebbe essere in grado di adempiere affinchè gli sia concesso il diritto di voto in Italia, quello di pagare le tasse.
Quanto al rispetto delle leggi, deve essere stato un lapsus proveniente dal suo passato di missino duro e puro, essendo diventato ora l'eterno delfino di un settantenne "sceso in campo" per depenalizzare reati che potevano creargli guai giudiziari.
Sul lavoro poi...che facciamo presidente?? Togliamo il lavoro a tutti i disoccupati? Bene. Comincia a togliertelo da solo visto che non hai mai lavorato in vita tua.
Si si...ora direte che lui parla di stranieri, mica di italiani...
In effetti potreste avere anche ragione...ma non ve la darò;)!
T
Convenevoli a parte, dopo un meritato periodo di riposo, magari anche auto-forzato (sono arrivato persino ad annoiarmi mentre guardavo un video di Marco Travaglio...ero troppo cotto!!), torna la verve polemica che avrei tanto piacere di abbandonare, se solo dopo le vacanze mi ritrovassi a vivere in un posto normale...
E invece continuo a dover sentire cazzate da parte di gente che mi governa...e se sull'affermazione di Bossi di qualche settimana fa "la matematica è rimasta a Talete" si potrebbe anche ridere per non più di due secondi e mezzo, quella di Fini che ho letto stasera non mi fa ridere per niente.
Il diritto di voto agli immigrati, spiega "non deve essere visto né come un'ipotesi sciagurata'' o "un'idea criminale". Ma se gli immigrati vogliono integrarsi nella società e quindi partecipare alla vita pubblica "devono dimostrare di essere in grado di adempiere a certi doveri''.
Fini elenca: "quando parlo di doveri mi riferisco ad avere un lavoro, un domicilio, rispettare le leggi, pagare le tasse, insomma dimostrare di volersi davvero integrare"
Ammetto che non più di tre mesi fa avevo pensato che il diritto di voto esteso a tutti potesse essere un errore.
Ad esempio...perchè dovrebbe votare chi ha l'intenzione di votare Forza Italia?
Allora avevo pensato a dei requisiti che bisognerebbe acquisire per andare a votare; dopo una rapida riflessione con il Maestro, Fabrizio ed il Capitano, fatta gustando pizza rossa con la mozzarella all' "Angolo", prima di una esperienza di laboratorio, mi convinsi che non c'era modo giusto per escludere qualcuno dal voto.
Ora però mi fa incazzare che il presidente della camera, eletto con il partito votato dal 99,932 % degli evasori fiscali del paese, includa, tra i doveri che lo straniero dovrebbe essere in grado di adempiere affinchè gli sia concesso il diritto di voto in Italia, quello di pagare le tasse.
Quanto al rispetto delle leggi, deve essere stato un lapsus proveniente dal suo passato di missino duro e puro, essendo diventato ora l'eterno delfino di un settantenne "sceso in campo" per depenalizzare reati che potevano creargli guai giudiziari.
Sul lavoro poi...che facciamo presidente?? Togliamo il lavoro a tutti i disoccupati? Bene. Comincia a togliertelo da solo visto che non hai mai lavorato in vita tua.
Si si...ora direte che lui parla di stranieri, mica di italiani...
In effetti potreste avere anche ragione...ma non ve la darò;)!
T
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