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venerdì 18 settembre 2009

Strumenti di distrazione di massa.

Ieri c'è stato un attentato rivendicato dai Talebani in cui sono morti 6 militari italiani, oltre a circa 20 altri civili.
Mi dispiace moltissimo. Sia per i 6 militari italiani sia per gli altri 20 civili.
Mi dispiace come più in generale mi dispiace quando sento vaghi racconti, niente a che vedere con quello che accadrà in questi giorni, di morti in Iraq, delle guerre in Africa, o delle morti in Afghanistan provocate da "errori" della NATO o dei vari contingenti che operano nel territorio.

Il dispiacere però non può portare all'annebbiamento della ragione.
Per l'ennesima volta si è parlato di queste vittime (solo quelle italiane ovviamente) come di eroi .
Definizione che a me pare fuori luogo.
Non perchè questi ragazzi vadano lì volontari, con i vari benefici che questo comporta, come per esempio una paga aumentanta di circa 150 euro per ogni giorno di missione.
Infatti vanno lì volontari anche i giornalisti, o i medici di Emergency.
Ma questi ultimi vanno a curare i feriti.
Questi ragazzi invece vanno lì a combattere una guerra, citando una fonte autorevole come Gino Strada di cui sinceramente mi fido più di Schifani o di La Russa.
In una guerra, o ammazzi il tuo nemico o vieni ucciso. E' nelle regole del gioco.

Strada sostiene che il ruolo dei soldati in Afghanistan sia quello di eliminare le residue presenze di Talebani nel territorio. Uccidere altri uomini.
Operazione che sul sito del ministero della difesa viene definita "bonifica del territorio".
L'articolo linkato risale ai bei tempi in cui il governo Prodi stava per rifinanziare la missione in Afghanistan e qualche deputato di Rifondazione Comunista venne espulso dal partito perchè si rifiutò di votare a favore del provvedimento.

Oggi, invece della retorica ipocrita con cui si parlerà di questi morti, ci si potrebbe chiedere se c'è un solo motivo per mantenere la presenza di miliari in quelle zone.
Si dice che è una regione istabile e quindi la presenza di militari serve a mantenere stabilità.
Ma di regioni instabili nel mondo ce ne sono centinaia.
Il Congo è una regione instabile di cui non sappiano niente e di cui non ci frega niente.
Mandino i soldati in Congo.
O la smettano di usare argomenti come questo.
Inoltre il fatto che la presenza militare aiuti a mantenere stabilità è un po' ridicolo, visto che i militari attirano attentati e in questi attentati restano vittime anche i civili.

Tutte queste riflessioni non arriveranno da nessun politico. E questo è triste.
Eleggiamo gente che nei momenti in cui servirebbe riflettere, sollevare una nota di dissenso, tace.
Sappiamo già come verrà usata questa tragedia.
La manifestazione di sabato è stata spostata. Le polemiche tra Feltri e Fini sono state sotterrate. Lo scandalo di Porta a Porta è stato già cancellato.
E l'opinione pubblica verrà riaddormentata.

T

sabato 1 agosto 2009

Pillole

Guardando il video sulla "pillola del giorno dopo" che ho linkato l'altro giorno e che rilinko qui per cortesia verso i nostri venticinque lettori, mi aveva fatto molto irritare il fatto che quei medici si servissero dell'obiezione di coscienza in modo improprio.

In poche parole, la famosa legge 194/78 offre la possibilità al farmacista ed al medico di non svolgere le attività volte esclusivamente all'interruzione di gravidanza.
Mentre la pillola di cui si è parlato in questi giorni, RU486, è un farmaco abortivo, la stessa cosa non può dirsi della "pillola del giorno dopo", che è invece un farmaco anticoncezionale: la prima provoca l'espulsione del feto umano, la seconda ritarda l'ovulazione e quindi ostacola la fecondazione dell'ovulo femminile da parte dello spermatozoo maschile.
Anche il più teo dei teocon/dem riconoscerà che nè l'ovulo nè lo spermatozoo sono "uomini" come invece potrebbe sostenere che lo è il feto, almeno in potenza.
Ovulo e spermatozoo sono le cellule sessuali rispettivamente femminile e maschile, e sono appunto cellule.
Da sole, non diventeranno mai niente più di quello che sono.
Se non fecondato, l'ovulo viene espulso col ciclo mestruale e nessuno s'è mai sognato di dire che il ciclo ammazza una vita umana, non fosse altro perchè nemmeno la Binetti può bloccare un processo fondamentale del suo corpo.
Dall'unione di queste due cellule, invece, si forma l'embrione, che poi diventa feto.

Detto questo è abbastanza chiaro che un medico che rifiuta la prescrizione di questa pillola anticoncezionale, va oltre il suo diritto di obiezione e si comporta in modo illegale.
Questo mi sembrava odioso.
Però sono andato a leggere sulla pagina di wiki che cos'è l'obiezione di coscienza ed ho letto che in principio, nei primi secoli dopo Cristo, veniva usata dai cristiani che rifiutavano di imbracciare le armi ed ho pensato che se un giorno mi capitasse di essere obbligato a servire lo Stato con le armi, vorrei avere le palle di dire vaffanculo.
In questo modo non mi comporterei diversamente dai medici che rifiutano di sottoporre la donna al trattamento abortivo, ma loro sono autorizzati a farlo da una legge mentre il mio rifiuto sarebbe invece illegale.
Illegale come quello dei medici del video linkato sopra che rifiutano di prescrivere la pillola del giorno dopo.
Questo vuol dire che la mia rabbia nei loro confronti non è giustificata dal fatto che evadono la legge. In fondo il problema si riconduce alla solita distinzione tra ciò che ciò che è legale e ciò che è giusto.
Allora non userò l'argomento della legalità per criticare questi medici.

Ovviamente ci possono essere pacifisti che non avrebbero problemi ad abortire e medici antiabortisti che andrebbero in guerra senza problemi, però le due obiezioni mi sembrano più simili e del tutto diverse rispetto a quella dei medici anti "pillola del giorno dopo".
I primi rifiutano di uccidere, magari in contesti diversi, ma entrambi rifiutano di uccidere.
Abbiamo detto che la stessa cosa non si può dire degli ultimi che non ucciderebbero nessuno.
Però può essere che, per ignoranza, malafede, favori di preti e democristiani vari, dicano che anche loro rifiutano di uccidere una vita umana.
Già questo basterebbe per metterli in ridicolo.
Ma la posizione che mi sembra ancora più sbagliata è quella di chi, pienamente cosciente che il farmaco non è antiabortivo, ma anticoncezionale come un profilattico, si rifiuta di venderla perchè contrario ai suoi principi.
Questo non è assolutamente equiparabile nè alla posizione del pacifista nè dell'antiabortista.
Il fatto che la "pillola del giorno dopo" sia contro i suoi principi lo autorizza soltanto a non farne uso, non a imporre agli altri che non ne facciano uso.

Qui entra in gioco la libertà individuale.
Il fatto che io sia favorevole alla regolamentazione delle coppie omosessuali, non implica che io sia frocio o lesbica, ma che se ci sono persone che scelgono liberamente di vivere la propria vita in condizioni che a loro piacciono, io non ho il diritto di imporre a loro una visione del mondo diversa, per il semplice fatto che non una è più giusta di un altra se non si violano le libertà individuali.
Ognuno dovrebbe vivere la propria vita come gli piace, visto che ne ha solo una a disposizione.

Allo stesso modo il medico che non prescrive la "pillola del giorno dopo" perchè contraria ai suoi principi impone ad altri la sua visione della vita.
Che lei stessa (dottoressa) non ne faccia uso sono affari suoi insindacabili, ma imporre ad altri questo comportamento è insopportabile.

Ma veniamo alla pillola abortiva RU486.
Non ho intenzione di difendere qualcosa che non conosco visto che non faccio il medico, io, a differenza, per esempio, di monsignor Domenico Fisichella o del Ministro Sacconi.
Non essendo un medico, ho letto qualcosa su wiki .
Il dibattito sulla salute delle donne messa in pericolo dall'uso di questa pillola è bene lasciarla agli scienziati ed è quindi ridicolo che ne parlino esponenti politici come Fisichella o religiosi come Sacconi.
Io mi limito ad osservare che l'uso del farmaco è consentito in tutta Europa ad eccezione di Polonia ed Irlanda; cito da wiki:

Mifepristone was approved for use in France in 1988 (initial marketing in 1989), the United Kingdom in 1991, Sweden in 1992, then Austria, Belgium, Denmark, Finland, Germany, Greece, Luxembourg, the Netherlands, Spain, and Switzerland in 1999. In 2000, it was approved in Norway, Russia and Ukraine. Serbia and Montenegro approved it in 2001, Belarus and Latvia in 2002, Estonia in 2003, Moldova in 2004, Albania and Hungary in 2005, Portugal in 2007, and Romania in 2008.


In molti di questi paesi il farmaco è disponibile in Farmacia, senza ricovero ospedaliero.
Ora può pure essere che questo farmaco sia assassino eh, mica voglio negarlo...ma saranno pazzi tutti gli altri?
Chi si oppone all'uso di questa pillola abbia almeno l'onestà intellettule di portare argomenti razionali per difendere la sua posizione perchè come già detto nel post precedente, ex falso quodlibet.
I medici antiabortisti possono benissimo continuare ad esercitare il loro diritto di obiezione.
Dunque per quale motivo ci si scalda così tanto per questa pillola?
Il Vaticano ha promesso scomuniche immediate per chi la prescrive e chi se ne serve!
Se il motivo è la difesa della vita del feto, allora è assurdo prendersela con la pillola visto che essa fornisce solo un metodo meno invasivo dell'operazione chirurgica.
Il vero problema contro cui queste persone dovrebbero contestare dovrebbe essere l'aborto, e non i metodi con cui questo viene praticato.

Due anni fa l'Italia all'ONU fu promotrice della moratoria sulla pena di morte.
Il poco simpatico Pannella non si batteva per impedire l'uso della ghigliottina piuttosto che quello dell'iniezione letale.
Si batteva per abolire l'uso della pena di morte e l'UNU approvò più o meno all'unanimità quella proposta.
Per inciso, Pannella, Radicali...non il Vaticano.

Ora i circoli della vita, i teocon/dem, i vescovi, Binetti e gente simile, non hanno motivo per alterarsi.
Dovrebbero ricominciare a combattere contro la possibiltà di abortire se vogliono, a modo loro difendere la vita (e così facendo cadrebbero nell'atteggiamento descritto prima con cui impongono agli altri la loro visione del mondo, ma almeno sarebbero coerenti).
E' stupido prendersela con un farmaco che fornisce un'alternativa all'operazione chirurgica.

Ma veniamo al Vaticano.
Perchè promettere scomuniche con tanta facilità per la pillola?
Allora che scomunichino anche chi non usa la pillola, ma esegue e/o sottopone ragazze all'operazione chirurgica.
E se il problema di fondo è uccidere una vita umana, che scomunichi chiunque uccida una vita umana o permetta che ciò venga fatto.
Scomunichi i governatori americani che ancora non aboliscono la pena di morte, scomunichi chi manda i ragazzi in afghanistan o i ragazzi stessi che vanno lì da volontari, scomunichi i mafiosi.
Scomunichi il suo capo quando attacca l'uso del preservativo in Africa.

O cerchi di rendersi meno ridicola e di finirla con questa politica oscurantista degna dei papi del cinquecento.

In ogni modo, questo argomento, offrirà al nostro governo la possibilità di riguadagnare l'appoggio di Avvenire e della Santa Sede.
Ora ci pensarà Sacconi a far dimenticare le D'Addario e le Noemi.
Ipocriti.

T

mercoledì 22 luglio 2009

Ex falso quodlibet sequitur

Attribuire all'interlocutore frasi da lui non pronuciate, serve ad avere una base più solida per articolare la delegittimazione.

Per esempio se io dicessi P, ma il mio interlocutore, in male fede, intendesse Q, proposizione offensiva, allora potrebbe meglio mettere in cattiva luce il mio pensiero.

Napolitano firma la legge sulla sicurezza, legge che lui poteva
A. firmare e stare zitto come in suo potere;
B. non firmare e rimandare alle camere perchè incostituzionale come in suo potere
e non poteva
C. firmare e farsi venire il mal di pancia visto che NON è in suo potere.

A seguito di questo, ed anche dei suoi continui interventi volti a moderare il clima politico già particolamente amorfo, in cui l'opposizione fa poca opposizione mentre si approva lo scudo fiscale e il piano casa e Napolitano chiede invece che si faccia ancora meno opposizione, invitando a proseguire la tregua dialettica iniziata col G8 (avete preso abbastanza fiato?), Di Pietro ingenuamente si appella di continuo al capo dello Stato.
Finocchiaro, Casini e Capezzone, tuttavia, se la prendono col buon Di Pietro perchè destabilizza le istituzioni ed insulta Napolitano.

Ora se fosse vero, sarebbe un fatto.
Il problema è che questi travisano, in mala fede, le parole, interpretando come insulti parole comuni della grammatica italiana come "Signor Presidente"...
...è na partita persa Giuliano Ferara...

E allora, ex falso quodlibet, uno sente Finocchiaro e pensa che dica cose ragionevoli.

T

sabato 13 settembre 2008

Lo sforzo di essere razionale

"La sede del sapere distoglie l'uomo dal suo vero fine."
Ratzinger; notizia mediata dal TG1

Ciao ciao marinai...eccoci qui, con la febbre e la bronchite del timoniere, intenti all'opera di esegesi di una delle ultime affermazioni del Pontefice, estratte dal contesto di un discorso più ampio, con il quale avrà voluto comunicare, certamente, riflessioni più profonde e significative.
Seppur parziali, queste riflessioni possono essere interpretate, al primo ordine, come
"Lo studio distoglie (distoglie vorrà pur dire distoglie, immagino) l'uomo dal suo vero fine."
La sede del sapere non so bene cosa significhi...forse non significa nulla, forse è intenzionalmente vago, forse vuol dire invece "Università"...
Non credo invece di essere particolarmente originale, apocrifo, o eretico, se interpretassi "vero fine" con Dio.
In ogni modo, con diverse interpretazioni, potete riempiere lo spazio riservato ai commenti.
Non ho molto da dire sull'esternazione del Pontefice.
E', prima di tutto, una sua rispettabile opinione, che ho ancora il diritto di non condividere.
Ciò che mi da fastidio è che le sue parole, non per la prima volta, offendono chi trascorre il proprio tempo sui libri per passione e/o per cercare di costruirsi un futuro migliore.


"Il Pontefice ha fatto visita al luogo dove la madonna apparve..."
Maria Luisa Busi, TG1

Ratzinger è in visita a Lourdes. Annunciando la notizia al telegiornale, la giornalista ha usato queste parole.
Premesso che l'intenzione di prendermi gioco di chi crede nemmeno mi sfiora, credo sia onesto, non presuntuoso, dire che "LA MADONNA APPARVE" è una frase priva di contenuto storico.
Premesso anche che ho il massimo rispetto di chi ha fede, non fosse altro perchè la persona che amo ha fede, posso cominciare il mio solito monologo noioso.
La storia è che a Lourdes, come in moltissimi altri posti, centocinquanta anni fa una bambina disse di aver visto Maria per più volte.
Null'altro che questo è la storia e null'altro che questo è quel che avrebbe dovuto annunciare la giornalista.
Non credo che vi siano fonti storiche riconosciute che parlano di apparizioni per il semplice fatto che una porzione degli uomini che si sono succeduti su questo Pianeta, conservavano il beneficio del dubbio.
Questa non deve esser letta come una frase presuntuosa detta da "uno che si crede superiore", ma solo come una riaffermazione del fatto che senza dati oggettivi che provano un fenomeno del genere, non si può classificare come fatto storico un'apparizione della Madonna.

Ci si potrebbe domandare che cosa fa, di un documento, un documento storico.
Non lo so. Non so come si svolge il lavoro dello storico, ma immagino che prima di scrivere sui libri avvenimenti passati, si confrontino documenti diversi, e si cerchi di ricostruire un filo degli eventi che sia, quantomeno, razionale.
Magari è un lavoro che viene svolto da più cervelli messi insieme.
Infine, non si può chiedere a nessuno, nemmeno a chi fede ha, di classificare come razionale un fenomeno del genere.
Un vescovo irlandese vissuto a cavallo del 1600 aveva stimato, grazie a fonti bibliche, che la creazione dell'Universo fosse avvenuta nel 4004 a.C., alle 9 di mattina del 23 marzo (curioso che si crei il tempo e lo si faccia partire dalle 9 di un 23 marzo, no?).
Ora questa notizia, analizzata freddamente, non è più assurda di un'apparizione.
La diversità sta solo nel fatto che sulla data della creazione dell'Universo abbiano dati esperimenti e teorie che per una ragione o per l'altra, non abbiamo per altri fenomeni paranormali.
Dove la scienza arriva, non toglie dubbi, ma sradica l'ignoranza e la possibilità di affermazioni non verificate.
Detto nuovamente che bisogna riconoscere a chiunque il diritto di credere che il mondo si regga sul guscio di una tartaruga, bisogna anche riconoscere che nessuno ha mai sperimentato che questa tartaruga esista.
Per questo non si può annunciare al telegiornale che una tartaruga sostiene il mondo.

Perchè ho questa ossessione del razionale?
Davvero non può esserci null'altro che il razionale nei libri di storia?
L'ossessione per ciò che è razionale non è la mia, ma di chiunque faccia scienza in modo serio.
Scienza, non solo fisica. E quindi anche dello storico.
Il motivo di questa ossessione è che la scienza cerca di indagare i meccanismi della natura e degli uomini. Lo scopo è allargare la conoscenza e sottrarre l'uomo alla paura e all'ignoranza.
Per allargare la conoscenza, non abbiamo altro mezzo che un indagine razionale perchè è l'unica che il nostro cervello capirebbe ed è, quindi, l'unica estendibile al di fuori di noi.
Un evento può infatti suscitare emozioni diverse in due persone diverse. Ma se una tentasse di affermare come verità la sua emozione, l'altro sarebbe per forza penalizzato.
Nel caso specifico, l'evento è che quella bambina affermava di aver visto la Madonna.
Immagino che vi furono persone pronte a crederle ed altre che, magari, erano scettiche.
E' abbastanza plausibile che nessuno storico si sia mai sognato di far passare, come storia, un fatto del genere.
Se, tuttavia, fosse successo, si sarebbe verificato quel che ho scritto poche righe fa.
Ecco perchè nei libri di storia non può esserci altro che il razionale.
Questa è, almeno, la teoria. Che poi i libri di storia vengono scritti da chi vince la guerra o vogliono essere modificati, dopo sessant'anni, da chi perde la guerra, è un altro argomento.

Stamattina, leggendo il giornale, mi ero stupito perchè la signora Palin, vice del candidato repubblicano McCain, aveva affermato che "la guerra in Iraq è parte di un piano voluto da Dio".
Avevo pensato che qui, in campagna elettorale, si santificano sì i mafiosi, però cazzate del genere non ricordo di averle mai sentite e quindi che, tutto sommato, potevo sentirmi sollevato.
Avevo provato, in altre parole, una punta di orgoglio per questo mio bistrattato Paese.
Stasera invece, mentre guardavo il telegiornale ansioso di vedere la mia Roma massacrata a Palermo, ho dovuto rimangiarmi quella punta di orgoglio e riassaporare la dura realtà.


T