Questa analisi della situazione italiana mi piace, nonostante ci veda molto marxismo-leninismo di base. Unica nota di dissenso la devo esprimere nei confronti di questa tanto agognata "rivoluzione"! Come diceva un grande filosofo del 900 (Popper, se non ricordo male) le rivoluzioni nella storia, ben lungi dall'accelerare il progresso di una nazione, finiscono inevitabilmente per ritardarlo, paradossalmente (esempio chiarificatore la Russia, che sta raggiungendo con un cinquantennio di ritardo il traguardo raggiunto dalle nazioni occidentali).
Immaginare una rivoluzione in Italia, poi, mi risulta difficile: da chi può essere portata avanti? Con quali obiettivi? E' ovvio che l'ideale di rivoluzione marxista non ha più senso! Rivoluzione anticlericale? Come possibile, in un paese tradizionalmente cattolico? Proletaria? Ma da chi è rappresentata la "classe operaia" in Italia? Culturale? Per aderire a quale modello?
Lascio a voi, carissimi amici, il compito di proseguire la mia riflessione! Un saluto!
Il modello da adottare non è troppo complicato. Un buon inizio sarebbe estire dalla società i meccanismi clientelari e rendere le persone consapevoli di quello che gli accade intorno.
Una rivoluzione fatta da una parte della nazione per sopraffare l'altra, di certo non servirebbe. Diverrebbe tirannia, e si passerebbe direttamente alla fase del terrore, che pure a volta mi tenta, quando vedo Bondi in televisone.
Ci vorrebbe una rivoluzione condivisa, una presa di coscienza generale anche da parte di chi continua a votare Berlusconi.
Tra chi lo vota secondo me si distinguono due grosse categorie di persone. La prima è fatta da chi lo vota perchè è ignorante, non ha una mente critica, vede una realtà distorta e si informa solo grazie al TG1. Credono davvero che Berlusconi sia perseguitato dalla magistratura e non hanno strumenti per convincersi del contrario. Santoro, a loro, non può arrivare perchè la loro posizione si è radicalizzata. Loro credono a Berlusconi, tifano per lui come se tifassero per una squadra di calcio. Lui è l'uomo forte che affascina il popolo, ed è l'uomo forte di cui parla Monicelli. Tutti gli altri sono infedeli, e come tali vanno combattuti.
Il bisogno di un uomo forte in Italia, è quello che fa si che siamo un popolo servile e questo bisogno affonda le radici nella storia, nel fatto che l'Italia ha subito la dominazine straniera molto più di altre nazioni. E nel fatto che in questa situazione, il suddito non è mai diventato cittadino. L'uomo del popolo non è mai stato cosciente dei suoi diritti, e invece di rivendicarli, si rivolgeva al piccolo potente della zona per ricevere il favore. La rivoluzione di cui parla Monicelli è questa, è quella che porta il popolo tutto a DECAPITARE il sovrano e ad appropriarsi dei diritti che il sovrano non vuole concedere.
Poi c'è chi lo vota per difendere invece i propri interessi. Chi non fa la denuncia dei redditi, chi si fa la casa abusiva e spera in un condono, chi ha i soldi in Lussemburgo e spera nel condono fiscale, etc. etc.
L'atteggiamento di Berlusconi che piega la magistratura a suo piacimento, è vissuto da questi come una sorta di rivincita sullo Stato che loro considerano vessatorio. Questi sono irrecuperabili e non potranno mai accettare un cambiamento.
Sui primi invece, bisogna investire tempo e provare a dialogare. Io non ne sono capace troppo capace, perchè mi incazzo presto. Ci provo, ma mi incazzo troppo presto. Ma chi invece ha doti più diplomatiche, potrebbe spenderle per questo scopo.
Mi stupisco sempre di più del tempismo delle vostre risposte! :-)
Comunque la mia era una riflessione generale, che trascende il semplice fenomeno Berlusconi. Anche il fatto che un solo uomo divenga il capro espiatorio di tutto il malessere del paese francamente mi sembra preoccupante, se non altro perchè anche quella che chiamate "opposizione" gioca molto sull'ignoranza della gente! I problemi del Paese sono ben lungi dall'essere attribuibili ad una sola persona o ancora peggio ad una sola parte politica (che avrà le sue pecche, ma che di certo non può essere considerata il "male assoluto", come ormai è di moda fra voi studenti)!
E' vero probabilmente che le rivoluzioni di cui parla l'anonimo non fanno progredire la società. Però l'anonimo sarà anche d'accordo sul fatto che anche la corruzione, il clientelismo, la prepotenza sociale, l'insofferenza a qualsiasi tipo di regola, rappresentano un freno micidiale. E forse, quando situazioni del genere vengono portate al parossismo si rischia di ricadere in una di quelle rivoluzioni che veramente rallentano lo sviluppo e distruggono il tessuto sociale. Monicelli non parlava di rivoluzioni proletarie o simili. Le sue parole forti vogliono solo sollecitare una presa di coscienza da parte di chi è giusto, di chi è contento di pagare le tasse, di chi non ha paura di essere spiato perchè sa di essere corretto, di chi non corrompe, di chi si suda il futuro, di chi ci tiene a fare le cose in regola, di chi crede nella nobiltà della giustizia.
Berlusconi non è il male assoluto. Queste parole non vogliono dire assolutamente nulla.
Carissimo marinaio semplice, grazie mille per aver risposto al mio intervento. Mi sono trovato in pieno accordo con il tizio del video nel momento in cui sottolineava i problemi del nostro bel Paese. Quello che contestavo era la presunta soluzione "marxista-leninista" che traspariva chiaramente dalle sue parole. Sono d'accordo con te che una presa di coscienza da parte dei cittadini varrebbe ad avviare un processo (graduale e naturale, be inteso) di miglioramento, che non potrebbe passare attraverso altre vie che non siano la cultura e la mentalità critica (quella vera, non quella presunta che alcuni partiti fanno credere di voler creare, indottrinando invece i loro adepti con le loro ideologie). Ma come cambiare la mentalità di un italiano medio? "non togliermi il pallone e non ti disturbo più...", forse sarà arrivato il momento di togliergli il pallone!
Contestavo inoltre la credenza, ormai troppo diffusa fra gli intellettuali e fra voi studenti universitari (non tutti of course) che i politici del centro-destra siano per ragioni storiche custodi di ogni forma di disonestà, malvagità, egoismo e piduismo, mentre, al contrario, quelli della parte avversa siano i custodi dei valori conquistati con la Resistenza, puri, immacolati, campioni di onestà, retti, moralmente integri ecc. E, alla fine, cosa si fa? Si racchiude questo vaso di Pandora di mali sotto un nome e un cognome, Silvio Berlusconi... (vi assicuro che se, come me, foste vissuti un ventennio addietro, avreste attuato lo stesso meccanismo cambiando il nome in Bettino Craxi o Giulio Andreotti...).
E non appena vengano fuori scandali come quello di Marrazzo o di Bassolino, allora si tira fuori un giustificazionismo sviscerato... (si ricorre a scuse come debolezza umana, casi isolati, "mele marce" ecc.)
Evidentemente, mentre il vostro amato Romano Prodi stava portando avanti, mediante il suo ministro Fioroni, la medesima politica di tagli alla scuola e alla ricerca poi proseguita dalla Gelmini, voi studenti preferiste imbastire una crociata contro il Pontefice e la Chiesa, perchè "non si poteva contestare un governo di sinistra..."
Ragazzi miei, io ho qualche annetto più di voi, e vi posso dire chiaramente che i potenti rimangono sempre potenti, con i loro soprusi, disonestà e libidine, e che una bandiera con falce e martello non vale a renderli più onesti dei loro colleghi!
Spero di essere stato d'aiuto se non altro per farvi riflettere su questi argomenti! Non pretendo di cambiare le vostre idee, ben intesi!
Ciao anonimo, sottolinei che la rivoluzione non può essere quella marxista leninista dei primi del novecento in Russia. Se con questo vuoi dire che il comunismo sovietico non è la soluzione ai nostri mali, direi che siamo d'accordo. Ma guarda che nessuno ha detto questo, nemmeno Monicelli.
Per quanto rigurda la presunta fede manichea degli studenti universitari, ti assicuro che qui nessuno di noi ripone speranze in qualche esponente dell'attuale centro sinistra. Io penso fermamente che Berlusconi sia un cancro della nostra società, ma non per questo penso che a sinistra ci sia un'alternativa. Ho goduto per Vendola e spero che la sua statua politica cresca. Apprezzo l'integrità e la coerenza di Di Pietro, un po' meno i suoi metodi populisti. Ma oltre a questo, vedo il deserto.
Pensa che provo un senso di malessere grandissimo dovuto al fatto che nel mio paese ho quasi sperato che vincesse il sindaco del Pdl per mandare a casa una giunta di sinistra che governa da dieci anni grazie a meccanismi clientelari mascherati con le opere pubbliche.
Per quanto riguarda gli altri studenti, non direi che sono accecati da Bersani. Poi certo, tra gli studenti ci sono i fedeli di ogni religione, anche di quella comunista, che effettivamente rientrano nella tua discussione. Ma questo blog non è gestito da tali persone.
Non è affatto vero che perdoniamo Bassolino. Bassolino è il simbolo di un altro immenso sistema clientelare. Questa è gente che ha tradito il sogno comunista, oggi l'ultima parte del pezzo di Gaber sarebbe dedicata a lui.
Per Marrazzo il discorso è diverso. Un conto è frequentare prostitute o trans, e questi sono fatti suoi, un altro conto è farsi pagare le tangenti con prostitute o trans. Il problema sono le tangenti, non le prostitute. Ma in Italia ci si indigna per le mignotte, non per gli appalti truccati. Quindi la vicenda di Marrazzo e quella di Bertolaso o di Frisullo, per esempio, vengono messe sullo stesso piano. Anzi, quella di Marrazzo è più grave perchè lui andava coi trans!
Io ti ringrazio per il tempo che hai speso sul nostro blog e ti invito a trascorrerne di altro nelle prossime settimane. Non abbiamo idee scolpite ed appreziamo il dialogo con gente intelligente.
Mi caro anonimo, Prodi non è un mio amato, e tanto meno quelli che tu dici essere uomini di sinistra perchè vedi, se io ti chiedessi per quale motivo Berlusconi è di destra e Prodi (o chi per lui) è di sinistra penso che staremo per ore a dibattere senza uscirne. Faccio un esempio. Mi sembra che il giustizialismo sia un tratto caratterizzante di un certo modo di pensare di destra. Tuttavia sappiamo benissimo che il presidente del consiglio si scaglia ogni santo giorno contro i "giustizialisti" come Travaglio (notoriamente di destra). Non riesco a trovare degli esempi per la "sinistra" perchè in realtà il contenitore che Berlusconi chiama "sinistra" è completamente vuoto dal punto di vista ideologico e programmatico. Per me la corruzione e l'illegalità non ha colore politico. Quello che però mi spaventa di Berlusconi è che ormai ha conquistato un potere sproporzionato rispetto a tutte le altre parti politiche. Un simile accentramento di potere (mediatico, economico) non porta alla dittatura come tanti sostengono, Berlusconi non è stupido, ma portano al sovvertimento della giustizia sociale, del significato delle parole come libertà, amore, odio, giustizia, società. E' noto che una democrazia funziona al meglio quando tutti i poteri si bilanciano. Non mi sembra che in Italia la bilancia sia in equilibrio. Per quanto riguarda gli intellettuali e gli studenti, beh i primi sono morti da un pezzo e i secondi li stanno ammazzando piano piano. Se oggi ci fosse un intellettuale degno di questo nome, un politico come quelli di oggi che ci si trovasse a dibattere, non sopravviverebbe più di cinque minuti. Non so se questi intellettuali non ci sono più o forse li hanno isolati. Non so, ma io non li vedo in giro.
Come l'altra volta, a seguito di notizie commentate da Eugenia Roccella, mi astengo da commenti per evitare di diventare volgare ed offensivo in modo del tutto sterile... spero azzerete ;) Ciao.
Ovviamente, in modo meno sterile, mi chiedo se la vita dei ragazzi rovinati dai prete pedofili non è vita che la Roccella si senta in dovere di difendere.
Come mai per farci pervenire commenti di Eugenia Roccella basta una dichiarazione banale di Cota sulla pillola, e invece non bastano settimane di accuse lanciate da quotidiani di tutto il mondo contro Ratzinger ed il suo tentativo di insabbiare il problema dieci anni fa?
Ciao a tutti amici fisici, era un bel pò che non toccavo questo blog, anche a causa della fottutanza da esame sempre più impellente. Vedo che questo blog è altamente movimentato e frequentato, e questo mi fa piacere! Ne è passata di acqua sotto i ponti!
Anzitutto volevo esprimermi a proposito dei preti pedofili: ritengo (ma questa è solo una mia profezia e come tale và cnsiderata) che la Chiesa Cattolica abbia ormai più pochi decenni (o al massimo qualche secolo) di vita! I mutamenti radicali della società hanno reso impossibile a questo organismo di evolversi ed adattarsi, come invece era riuscito a fare in passato in diverse occasioni (umanesimo, rivoluzione francese, rivoluzione industriale...). Si sta per aprire per la Chiesa un'ultima fase di "accanimento terapeutico", che la porterà a snaturarsi e a rifiutare gradualmente i principi e i capisaldi cui si era ispirata. A testimonianza di questa mia profezia c'è il commento riguardo all'obbligo di celibato che n cardinale ha fatto poco tempo fa.
Mi rivolgo ora ad Anonimo: concordo con te su molti punti, ma la secondo me hai eccessivamente generalizzato la condizione di noi studenti di fisica. Ti dico solamente che io, pur essendo uno studente di fisica, non sono mai stato un simpatizzante della sinistra, e come me molti altri! Anche i miei compagni che gestiscono questo blog non hanno idee così radicali. Il modello che tu descrivi sarebbe piuttosto adatto a quella manciata di studenti (la maggior parte fuori corso, tendo a precisare) che vanno a comporre il cosiddetto "collettivo", che si basano su un "credo" molto radicale e rigido e che, credendosi mentalmente aperti e critici, sono invece ottusi e gretti, e si lasciano facilmente manipolare dai fomentatori politici dei partiti.
Carissimi studenti, di nuovo grazie per avermi scritto così numerosi e così tempestivamente. Mi fà piacere confrontarmi con voi giovani, perchè siete molto idealisti e perchè mi fate ricordare i miei 20 anni.
Comincio con il dirvi che sicuramente ho fatto un errore io a formarmi uno stereotipo di studente soltanto in base a quello che leggo sui giornali o sento ai TG. E, perchè no, anche sulla base delle mie esperienze di vita.
Mi fà piacere che voi non apparteniate al tipico modello di giovane rivoluzionario e arrogante che ho conosciuto (simile a quelli che voi chiamate "il collettivo").
Volevo solamente dire al signor "t" che, per quanto condivida e apprezzi molto le sue parole, a mio parere non ci si dovrebbe fidare a pelle neanche di quei personaggi che sembrano essere migliori degli altri. Per quanto un Di Pietro si sforzi di apparire paladino della legalità, dell'integrità morale e della giustizia, in fin dei conti rimane sempre un politico, e un politico è sempre schiavo del medesimo meccanismo di potere e di ipocrisia. Ma sono pienamente d'accordo con te che, nello schifo della politica attuale, è sempre meglio simpatizzare per i "meno peggio".
Invece al "marinaio semplice" volevo dire che la mia accusa non voleva assolutamente essere di manicheismo... è soltanto una constatazione che di solito suscita più scandalo un uomo della destra che non uno della sinistra... fermo restando che, come hai giustamente sottolineato, "destra" e "sinistra" sono concetti molto relativi...
Per "giordanric", non sono dell'Opus Dei, anche se sono cattolico, ma non per questo intransigente... cmq credo che tu sia in minoranza, visto che la maggior parte dei ragazzi di oggi è facilmente sedotta dall'ideale social-rivoluzionario! Per qullo che hai scritto sulla Chiesa... preferisco non pronunciarmi. Ti dico soltanto che attualmente non c'è motivo per il quale una istituzione millenaria dovrebbe crollare, nonostante i suoi detrattori crescano giorno dopo giorno. Ma è effetto del relativismo e di un progetto oserei dire "massonico" di svuotamento graduale delle coscienze...
12 commenti:
La speranza è una truffa. L'ho sempre creduto. C'è della fisica dentro.
Questa analisi della situazione italiana mi piace, nonostante ci veda molto marxismo-leninismo di base. Unica nota di dissenso la devo esprimere nei confronti di questa tanto agognata "rivoluzione"! Come diceva un grande filosofo del 900 (Popper, se non ricordo male) le rivoluzioni nella storia, ben lungi dall'accelerare il progresso di una nazione, finiscono inevitabilmente per ritardarlo, paradossalmente (esempio chiarificatore la Russia, che sta raggiungendo con un cinquantennio di ritardo il traguardo raggiunto dalle nazioni occidentali).
Immaginare una rivoluzione in Italia, poi, mi risulta difficile: da chi può essere portata avanti? Con quali obiettivi? E' ovvio che l'ideale di rivoluzione marxista non ha più senso! Rivoluzione anticlericale? Come possibile, in un paese tradizionalmente cattolico? Proletaria? Ma da chi è rappresentata la "classe operaia" in Italia? Culturale? Per aderire a quale modello?
Lascio a voi, carissimi amici, il compito di proseguire la mia riflessione! Un saluto!
Il modello da adottare non è troppo complicato. Un buon inizio sarebbe estire dalla società i meccanismi clientelari e rendere le persone consapevoli di quello che gli accade intorno.
Una rivoluzione fatta da una parte della nazione per sopraffare l'altra, di certo non servirebbe.
Diverrebbe tirannia, e si passerebbe direttamente alla fase del terrore, che pure a volta mi tenta, quando vedo Bondi in televisone.
Ci vorrebbe una rivoluzione condivisa, una presa di coscienza generale anche da parte di chi continua a votare Berlusconi.
Tra chi lo vota secondo me si distinguono due grosse categorie di persone.
La prima è fatta da chi lo vota perchè è ignorante, non ha una mente critica, vede una realtà distorta e si informa solo grazie al TG1.
Credono davvero che Berlusconi sia perseguitato dalla magistratura e non hanno strumenti per convincersi del contrario. Santoro, a loro, non può arrivare perchè la loro posizione si è radicalizzata. Loro credono a Berlusconi, tifano per lui come se tifassero per una squadra di calcio.
Lui è l'uomo forte che affascina il popolo, ed è l'uomo forte di cui parla Monicelli. Tutti gli altri sono infedeli, e come tali vanno combattuti.
Il bisogno di un uomo forte in Italia, è quello che fa si che siamo un popolo servile e questo bisogno affonda le radici nella storia, nel fatto che l'Italia ha subito la dominazine straniera molto più di altre nazioni.
E nel fatto che in questa situazione, il suddito non è mai diventato cittadino.
L'uomo del popolo non è mai stato cosciente dei suoi diritti, e invece di rivendicarli, si rivolgeva al piccolo potente della zona per ricevere il favore.
La rivoluzione di cui parla Monicelli è questa, è quella che porta il popolo tutto a DECAPITARE il sovrano e ad appropriarsi dei diritti che il sovrano non vuole concedere.
Poi c'è chi lo vota per difendere invece i propri interessi.
Chi non fa la denuncia dei redditi, chi si fa la casa abusiva e spera in un condono, chi ha i soldi in Lussemburgo e spera nel condono fiscale, etc. etc.
L'atteggiamento di Berlusconi che piega la magistratura a suo piacimento, è vissuto da questi come una sorta di rivincita sullo Stato che loro considerano vessatorio.
Questi sono irrecuperabili e non potranno mai accettare un cambiamento.
Sui primi invece, bisogna investire tempo e provare a dialogare.
Io non ne sono capace troppo capace, perchè mi incazzo presto.
Ci provo, ma mi incazzo troppo presto.
Ma chi invece ha doti più diplomatiche, potrebbe spenderle per questo scopo.
T
Mi stupisco sempre di più del tempismo delle vostre risposte! :-)
Comunque la mia era una riflessione generale, che trascende il semplice fenomeno Berlusconi. Anche il fatto che un solo uomo divenga il capro espiatorio di tutto il malessere del paese francamente mi sembra preoccupante, se non altro perchè anche quella che chiamate "opposizione" gioca molto sull'ignoranza della gente! I problemi del Paese sono ben lungi dall'essere attribuibili ad una sola persona o ancora peggio ad una sola parte politica (che avrà le sue pecche, ma che di certo non può essere considerata il "male assoluto", come ormai è di moda fra voi studenti)!
Un saluto a tutti voi!
E' vero probabilmente che le rivoluzioni di cui parla l'anonimo non fanno progredire la società. Però l'anonimo sarà anche d'accordo sul fatto che anche la corruzione, il clientelismo, la prepotenza sociale, l'insofferenza a qualsiasi tipo di regola, rappresentano un freno micidiale. E forse, quando situazioni del genere vengono portate al parossismo si rischia di ricadere in una di quelle rivoluzioni che veramente rallentano lo sviluppo e distruggono il tessuto sociale. Monicelli non parlava di rivoluzioni proletarie o simili. Le sue parole forti vogliono solo sollecitare una presa di coscienza da parte di chi è giusto, di chi è contento di pagare le tasse, di chi non ha paura di essere spiato perchè sa di essere corretto, di chi non corrompe, di chi si suda il futuro, di chi ci tiene a fare le cose in regola, di chi crede nella nobiltà della giustizia.
Berlusconi non è il male assoluto. Queste parole non vogliono dire assolutamente nulla.
Carissimo marinaio semplice,
grazie mille per aver risposto al mio intervento. Mi sono trovato in pieno accordo con il tizio del video nel momento in cui sottolineava i problemi del nostro bel Paese. Quello che contestavo era la presunta soluzione "marxista-leninista" che traspariva chiaramente dalle sue parole.
Sono d'accordo con te che una presa di coscienza da parte dei cittadini varrebbe ad avviare un processo (graduale e naturale, be inteso) di miglioramento, che non potrebbe passare attraverso altre vie che non siano la cultura e la mentalità critica (quella vera, non quella presunta che alcuni partiti fanno credere di voler creare, indottrinando invece i loro adepti con le loro ideologie).
Ma come cambiare la mentalità di un italiano medio? "non togliermi il pallone e non ti disturbo più...", forse sarà arrivato il momento di togliergli il pallone!
Contestavo inoltre la credenza, ormai troppo diffusa fra gli intellettuali e fra voi studenti universitari (non tutti of course) che i politici del centro-destra siano per ragioni storiche custodi di ogni forma di disonestà, malvagità, egoismo e piduismo, mentre, al contrario, quelli della parte avversa siano i custodi dei valori conquistati con la Resistenza, puri, immacolati, campioni di onestà, retti, moralmente integri ecc. E, alla fine, cosa si fa? Si racchiude questo vaso di Pandora di mali sotto un nome e un cognome, Silvio Berlusconi...
(vi assicuro che se, come me, foste vissuti un ventennio addietro, avreste attuato lo stesso meccanismo cambiando il nome in Bettino Craxi o Giulio Andreotti...).
E non appena vengano fuori scandali come quello di Marrazzo o di Bassolino, allora si tira fuori un giustificazionismo sviscerato... (si ricorre a scuse come debolezza umana, casi isolati, "mele marce" ecc.)
Evidentemente, mentre il vostro amato Romano Prodi stava portando avanti, mediante il suo ministro Fioroni, la medesima politica di tagli alla scuola e alla ricerca poi proseguita dalla Gelmini, voi studenti preferiste imbastire una crociata contro il Pontefice e la Chiesa, perchè "non si poteva contestare un governo di sinistra..."
Ragazzi miei, io ho qualche annetto più di voi, e vi posso dire chiaramente che i potenti rimangono sempre potenti, con i loro soprusi, disonestà e libidine, e che una bandiera con falce e martello non vale a renderli più onesti dei loro colleghi!
Spero di essere stato d'aiuto se non altro per farvi riflettere su questi argomenti! Non pretendo di cambiare le vostre idee, ben intesi!
Un abbraccio da chi vuole rimanere anonimo...
Ciao anonimo,
sottolinei che la rivoluzione non può essere quella marxista leninista dei primi del novecento in Russia.
Se con questo vuoi dire che il comunismo sovietico non è la soluzione ai nostri mali, direi che siamo d'accordo. Ma guarda che nessuno ha detto questo, nemmeno Monicelli.
Per quanto rigurda la presunta fede manichea degli studenti universitari, ti assicuro che qui nessuno di noi ripone speranze in qualche esponente dell'attuale centro sinistra.
Io penso fermamente che Berlusconi sia un cancro della nostra società, ma non per questo penso che a sinistra ci sia un'alternativa.
Ho goduto per Vendola e spero che la sua statua politica cresca. Apprezzo l'integrità e la coerenza di Di Pietro, un po' meno i suoi metodi populisti. Ma oltre a questo, vedo il deserto.
Pensa che provo un senso di malessere grandissimo dovuto al fatto che nel mio paese ho quasi sperato che vincesse il sindaco del Pdl per mandare a casa una giunta di sinistra che governa da dieci anni grazie a meccanismi clientelari mascherati con le opere pubbliche.
Per quanto riguarda gli altri studenti, non direi che sono accecati da Bersani. Poi certo, tra gli studenti ci sono i fedeli di ogni religione, anche di quella comunista, che effettivamente rientrano nella tua discussione. Ma questo blog non è gestito da tali persone.
Non è affatto vero che perdoniamo Bassolino. Bassolino è il simbolo di un altro immenso sistema clientelare. Questa è gente che ha tradito il sogno comunista, oggi l'ultima parte del pezzo di Gaber sarebbe dedicata a lui.
Per Marrazzo il discorso è diverso. Un conto è frequentare prostitute o trans, e questi sono fatti suoi, un altro conto è farsi pagare le tangenti con prostitute o trans.
Il problema sono le tangenti, non le prostitute. Ma in Italia ci si indigna per le mignotte, non per gli appalti truccati.
Quindi la vicenda di Marrazzo e quella di Bertolaso o di Frisullo, per esempio, vengono messe sullo stesso piano. Anzi, quella di Marrazzo è più grave perchè lui andava coi trans!
Io ti ringrazio per il tempo che hai speso sul nostro blog e ti invito a trascorrerne di altro nelle prossime settimane.
Non abbiamo idee scolpite ed appreziamo il dialogo con gente intelligente.
Mi caro anonimo, Prodi non è un mio amato, e tanto meno quelli che tu dici essere uomini di sinistra perchè vedi, se io ti chiedessi per quale motivo Berlusconi è di destra e Prodi (o chi per lui) è di sinistra penso che staremo per ore a dibattere senza uscirne. Faccio un esempio. Mi sembra che il giustizialismo sia un tratto caratterizzante di un certo modo di pensare di destra. Tuttavia sappiamo benissimo che il presidente del consiglio si scaglia ogni santo giorno contro i "giustizialisti" come Travaglio (notoriamente di destra). Non riesco a trovare degli esempi per la "sinistra" perchè in realtà il contenitore che Berlusconi chiama "sinistra" è completamente vuoto dal punto di vista ideologico e programmatico. Per me la corruzione e l'illegalità non ha colore politico. Quello che però mi spaventa di Berlusconi è che ormai ha conquistato un potere sproporzionato rispetto a tutte le altre parti politiche. Un simile accentramento di potere (mediatico, economico) non porta alla dittatura come tanti sostengono, Berlusconi non è stupido, ma portano al sovvertimento della giustizia sociale, del significato delle parole come libertà, amore, odio, giustizia, società. E' noto che una democrazia funziona al meglio quando tutti i poteri si bilanciano. Non mi sembra che in Italia la bilancia sia in equilibrio. Per quanto riguarda gli intellettuali e gli studenti, beh i primi sono morti da un pezzo e i secondi li stanno ammazzando piano piano. Se oggi ci fosse un intellettuale degno di questo nome, un politico come quelli di oggi che ci si trovasse a dibattere, non sopravviverebbe più di cinque minuti. Non so se questi intellettuali non ci sono più o forse li hanno isolati. Non so, ma io non li vedo in giro.
http://www.repubblica.it/politica/2010/03/31/news/pillola_ru486_cota-3053445/
Cota è per la vita.
Come l'altra volta, a seguito di notizie commentate da Eugenia Roccella, mi astengo da commenti per evitare di diventare volgare ed offensivo in modo del tutto sterile...
spero azzerete ;)
Ciao.
Ovviamente, in modo meno sterile, mi chiedo se la vita dei ragazzi rovinati dai prete pedofili non è vita che la Roccella si senta in dovere di difendere.
Come mai per farci pervenire commenti di Eugenia Roccella basta una dichiarazione banale di Cota sulla pillola, e invece non bastano settimane di accuse lanciate da quotidiani di tutto il mondo contro Ratzinger ed il suo tentativo di insabbiare il problema dieci anni fa?
Ciao a tutti amici fisici,
era un bel pò che non toccavo questo blog, anche a causa della fottutanza da esame sempre più impellente.
Vedo che questo blog è altamente movimentato e frequentato, e questo mi fa piacere! Ne è passata di acqua sotto i ponti!
Anzitutto volevo esprimermi a proposito dei preti pedofili: ritengo (ma questa è solo una mia profezia e come tale và cnsiderata) che la Chiesa Cattolica abbia ormai più pochi decenni (o al massimo qualche secolo) di vita! I mutamenti radicali della società hanno reso impossibile a questo organismo di evolversi ed adattarsi, come invece era riuscito a fare in passato in diverse occasioni (umanesimo, rivoluzione francese, rivoluzione industriale...). Si sta per aprire per la Chiesa un'ultima fase di "accanimento terapeutico", che la porterà a snaturarsi e a rifiutare gradualmente i principi e i capisaldi cui si era ispirata. A testimonianza di questa mia profezia c'è il commento riguardo all'obbligo di celibato che n cardinale ha fatto poco tempo fa.
Mi rivolgo ora ad Anonimo: concordo con te su molti punti, ma la secondo me hai eccessivamente generalizzato la condizione di noi studenti di fisica. Ti dico solamente che io, pur essendo uno studente di fisica, non sono mai stato un simpatizzante della sinistra, e come me molti altri! Anche i miei compagni che gestiscono questo blog non hanno idee così radicali. Il modello che tu descrivi sarebbe piuttosto adatto a quella manciata di studenti (la maggior parte fuori corso, tendo a precisare) che vanno a comporre il cosiddetto "collettivo", che si basano su un "credo" molto radicale e rigido e che, credendosi mentalmente aperti e critici, sono invece ottusi e gretti, e si lasciano facilmente manipolare dai fomentatori politici dei partiti.
Un saluto a tutti voi dal vostro amico!
PS: Ma sarai forse un membro dell'Opus Dei? ;-)
Carissimi studenti,
di nuovo grazie per avermi scritto così numerosi e così tempestivamente. Mi fà piacere confrontarmi con voi giovani, perchè siete molto idealisti e perchè mi fate ricordare i miei 20 anni.
Comincio con il dirvi che sicuramente ho fatto un errore io a formarmi uno stereotipo di studente soltanto in base a quello che leggo sui giornali o sento ai TG. E, perchè no, anche sulla base delle mie esperienze di vita.
Mi fà piacere che voi non apparteniate al tipico modello di giovane rivoluzionario e arrogante che ho conosciuto (simile a quelli che voi chiamate "il collettivo").
Volevo solamente dire al signor "t" che, per quanto condivida e apprezzi molto le sue parole, a mio parere non ci si dovrebbe fidare a pelle neanche di quei personaggi che sembrano essere migliori degli altri. Per quanto un Di Pietro si sforzi di apparire paladino della legalità, dell'integrità morale e della giustizia, in fin dei conti rimane sempre un politico, e un politico è sempre schiavo del medesimo meccanismo di potere e di ipocrisia. Ma sono pienamente d'accordo con te che, nello schifo della politica attuale, è sempre meglio simpatizzare per i "meno peggio".
Invece al "marinaio semplice" volevo dire che la mia accusa non voleva assolutamente essere di manicheismo... è soltanto una constatazione che di solito suscita più scandalo un uomo della destra che non uno della sinistra... fermo restando che, come hai giustamente sottolineato, "destra" e "sinistra" sono concetti molto relativi...
Per "giordanric", non sono dell'Opus Dei, anche se sono cattolico, ma non per questo intransigente... cmq credo che tu sia in minoranza, visto che la maggior parte dei ragazzi di oggi è facilmente sedotta dall'ideale social-rivoluzionario! Per qullo che hai scritto sulla Chiesa... preferisco non pronunciarmi. Ti dico soltanto che attualmente non c'è motivo per il quale una istituzione millenaria dovrebbe crollare, nonostante i suoi detrattori crescano giorno dopo giorno. Ma è effetto del relativismo e di un progetto oserei dire "massonico" di svuotamento graduale delle coscienze...
Un saluto a tutti voi e buona Pasqua!
Posta un commento