martedì 30 marzo 2010
Rivoluzione
Almeno i Francesi hanno una dignità. Gli Italiani no, zerbini coi potenti e arroganti coi più deboli. (Frankie Hi Nrg)
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venerdì 26 marzo 2010
C'è chi aspetta la pioggia per non piangere da solo
La mafia, quando deve punire un suo affiliato, non si rivolge alla polizia. Fa le cose al suo interno, spesso con discrezione, cercando di attirare meno clamore possibile, anche quando punisce con la morte.
La Chiesa fa più o meno così. Però, a differenza della mafia, non uccide i suoi affiliati che sbagliano, al massimo li trasferisce. Sempre nel silenzio più sordo.
Questo è il modo in cui si parlava di un prete pedofilo di Essen, padre Hullermann, sul cui conto potete trovare informazioni qui. Cito dall'articolo:
[...] La richiesta di trasferimento [per il prete pedofilo] arrivò in dicembre ['79] a padre Fahr [collaboratore di Ratzinger]. In una lettera successiva, il suo superiore di Essen parlava di pericoli talmente gravi da meritare conseguenze legali, pur senza menzionare mai le molestie. Anche se poi suggeriva che padre Hullermann avrebbe potuto insegnare "in una scuola femminile".
"Occorre una psicoterapia". Il 9 gennaio, padre Fahr preparò un'informativa riassuntiva della situazione per i superiori della diocesi - continua il Nyt - dicendo che il prete aveva bisogno di una 'psicoterapia a Monaco' e di un posto per vivere, 'insieme a un collega comprensivo'. E proseguiva elogiando il prete di Essen, come un 'uomo pieno di talento, che potrebbe essere utilizzato in vari modi'.
COLLEGA COMPRENSIVO !!
Non voglio fare il processo a Ratzinger.
Mi limito ad osservare i meccanismi della Santa Chiesa Romana, e a quanta merda nasconde il vestito bianco di un ipocrita che ha la presunzione di fare la morale al mondo.
Ricordo che ora il Vaticano affronta la questione solo perchè i casi di pedofilia sono diventati di dominio pubblico e le vittime trovano il coraggio di denunciare.
Le scuse sono tardive, inutili e false. Sono obbligate dall'opinione pubblica, e quindi ipocrite.
T
La Chiesa fa più o meno così. Però, a differenza della mafia, non uccide i suoi affiliati che sbagliano, al massimo li trasferisce. Sempre nel silenzio più sordo.
Questo è il modo in cui si parlava di un prete pedofilo di Essen, padre Hullermann, sul cui conto potete trovare informazioni qui. Cito dall'articolo:
[...] La richiesta di trasferimento [per il prete pedofilo] arrivò in dicembre ['79] a padre Fahr [collaboratore di Ratzinger]. In una lettera successiva, il suo superiore di Essen parlava di pericoli talmente gravi da meritare conseguenze legali, pur senza menzionare mai le molestie. Anche se poi suggeriva che padre Hullermann avrebbe potuto insegnare "in una scuola femminile".
"Occorre una psicoterapia". Il 9 gennaio, padre Fahr preparò un'informativa riassuntiva della situazione per i superiori della diocesi - continua il Nyt - dicendo che il prete aveva bisogno di una 'psicoterapia a Monaco' e di un posto per vivere, 'insieme a un collega comprensivo'. E proseguiva elogiando il prete di Essen, come un 'uomo pieno di talento, che potrebbe essere utilizzato in vari modi'.
COLLEGA COMPRENSIVO !!
Non voglio fare il processo a Ratzinger.
Mi limito ad osservare i meccanismi della Santa Chiesa Romana, e a quanta merda nasconde il vestito bianco di un ipocrita che ha la presunzione di fare la morale al mondo.
Ricordo che ora il Vaticano affronta la questione solo perchè i casi di pedofilia sono diventati di dominio pubblico e le vittime trovano il coraggio di denunciare.
Le scuse sono tardive, inutili e false. Sono obbligate dall'opinione pubblica, e quindi ipocrite.
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sabato 20 marzo 2010
mercoledì 17 marzo 2010
venerdì 12 marzo 2010
Preti pedofili
Quella che segue è una triste collezione di articoli apparsi su Repubblica negli ultimi due mesi, in cui si racconta di abusi sessuali commessi in istituti religiosi di Germania, Olanda e Irlanda negli anni passati.
Fatti da accertare che se fossero veri sarebbero di una gravità enorme non solo per la violenza commessa, ma anche per l'omertà che li ha coperti per tutti questi anni.
Omertà mafiosa.
- Prete trasferito a Monaco
- Coro di Ratisbona
- Istituto cattolico a Berlino
- Irlanda
- Olanda
Praticare il celibato è una scelta di vita, infelice a mio avviso, ma che va rispettata.
Ciò che è incomprensibile invece è l'ossessione per il sesso. Essa si manifesta nella campagna contro il preservativo in generale ed in Africa in particolare, le scomuniche per i medici che prescrivono la Ru486 o addirittura la pillola del giorno dopo, la discriminazione delle coppie omosessuali.
Questi argomenti sono intollerabili a prescindere, perchè vorrebbero vincolare tutti ad un sistema di valori in cui non tutti si riconoscono. Ma lo diventano ancora di più se dietro chi li difende c'è l'ipocrisia e la repressione di una parte del loro essere uomini. Repressione che poi, come sembra, può portare a fatti tragici.
Non tutti i difensori di questi argomenti sono pedofili, ovviamente. Ma tutti sono, a mio avviso, ipocriti.
Il loro atteggiamento è quello di chi è invidioso perchè non gli è concesso di assaggiare il frutto di un albero del giardino ed indottrina il prossimo facendogli credere che il frutto sia malato, cattivo, diabolico.
Frutto che se ogni tanto assaggiassero, li renderebbe meno affamati, più rilassati, e forse direbbero anche meno cazzate. Inoltre, potrebbe forse far diminuire l'ossessione per il sesso ed evitare di sfogare le pulsioni represse sui ragazzi.
Il fatto che non gli sia concesso di mangiarlo non è per forza qualcosa di imposto da forze superiori. Spesso siamo noi stessi ad infliggerci un castigo, per ragioni più o meno varie, che molto hanno a che fare con l'educazione ricevuta e l'ambiente in cui siamo cresciuti.
L'ultimo link si riferisce ad un probabile fattore responsabile di questi tristi avvenimenti, secondo l'opinione del cardinale di Vienna.
Lombardi ha provato a replicare alle accuse osservando che la pedofilia non è un fenomeno che riguarda soltanto la Chiesa. Ma che arguto osservatore. Non mi va di entrare nel merito della questione, ma mi limito a rilevare che questo modo di scrollarsi di dosso le accuse mette i brividi perchè ricorda quello dei fascisti che tentano di sminuire i campi di concentramento con le Foibe, o i gulag.
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Fatti da accertare che se fossero veri sarebbero di una gravità enorme non solo per la violenza commessa, ma anche per l'omertà che li ha coperti per tutti questi anni.
Omertà mafiosa.
- Prete trasferito a Monaco
- Coro di Ratisbona
- Istituto cattolico a Berlino
- Irlanda
- Olanda
Praticare il celibato è una scelta di vita, infelice a mio avviso, ma che va rispettata.
Ciò che è incomprensibile invece è l'ossessione per il sesso. Essa si manifesta nella campagna contro il preservativo in generale ed in Africa in particolare, le scomuniche per i medici che prescrivono la Ru486 o addirittura la pillola del giorno dopo, la discriminazione delle coppie omosessuali.
Questi argomenti sono intollerabili a prescindere, perchè vorrebbero vincolare tutti ad un sistema di valori in cui non tutti si riconoscono. Ma lo diventano ancora di più se dietro chi li difende c'è l'ipocrisia e la repressione di una parte del loro essere uomini. Repressione che poi, come sembra, può portare a fatti tragici.
Non tutti i difensori di questi argomenti sono pedofili, ovviamente. Ma tutti sono, a mio avviso, ipocriti.
Il loro atteggiamento è quello di chi è invidioso perchè non gli è concesso di assaggiare il frutto di un albero del giardino ed indottrina il prossimo facendogli credere che il frutto sia malato, cattivo, diabolico.
Frutto che se ogni tanto assaggiassero, li renderebbe meno affamati, più rilassati, e forse direbbero anche meno cazzate. Inoltre, potrebbe forse far diminuire l'ossessione per il sesso ed evitare di sfogare le pulsioni represse sui ragazzi.
Il fatto che non gli sia concesso di mangiarlo non è per forza qualcosa di imposto da forze superiori. Spesso siamo noi stessi ad infliggerci un castigo, per ragioni più o meno varie, che molto hanno a che fare con l'educazione ricevuta e l'ambiente in cui siamo cresciuti.
L'ultimo link si riferisce ad un probabile fattore responsabile di questi tristi avvenimenti, secondo l'opinione del cardinale di Vienna.
Lombardi ha provato a replicare alle accuse osservando che la pedofilia non è un fenomeno che riguarda soltanto la Chiesa. Ma che arguto osservatore. Non mi va di entrare nel merito della questione, ma mi limito a rilevare che questo modo di scrollarsi di dosso le accuse mette i brividi perchè ricorda quello dei fascisti che tentano di sminuire i campi di concentramento con le Foibe, o i gulag.
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sabato 6 marzo 2010
Il Kitsch
Il Kitsch è il rifiuto della merda.
Merda non significa necessariamente merda, voglio dire che non è per forza qualcosa di puzzolente e ripugnante; in altre parole, il Kitsch è il rifiuto categorico delle cose spiacevoli, brutte, scomode. Esso giustifica, o è giustificato da, tutte le fedi religiose e politiche europee ed infatti, manifestazioni di gente che marcia e scandisce contemporaneamente le stesse sillabe hanno molto a che fare con i fedeli che pregano insieme recitando contemporaneamente gli stessi versi. Di seguito un esempio di rifiuto della merda.
In una società Kitsch, tutti si comportano come se la merda non esistesse. Ogni cosa inaccettabile, viene non solo nascosta sotto il tappeto, ma definita come non esistente.
Le sfilate del primo maggio nell'Unione Sovietica del dopoguerra erano teatro di marcette e sfilate di persone sorridenti, tutte rigorosamente d'accordo su tutto. Erano un esempio di società di idioti sorridenti privi di dubbi.
Ovviamente non tutti erano davvero idioti. Ma la maggior parte di chi non lo era, fingeva di esserlo. E sorrideva. Sorrideva e non poneva domande, perchè sapeva bene che chi poneva domande, chi seminava il dubbio, veniva perseguitato, isolato, deportato, ucciso.
Non era ammessa l'ironia; tutto andava preso rigorosamente sul serio.
Non erano ammessi i gay. I gay non contribuivano alla procreazione e la procreazione era importante. Essa veniva incentivata con il sogno comunista di un avvenire florido ed in pratica serviva, come in tutti i regimi totalitari, a nutrire l'esercito.
I gulag erano i cessi, isolati e ben nascosti nel silenzio della Siberia, in cui i rifiuti della società sovietica, cioè oppositori politici, gay e molti altri, venivano sversati. I gulag sono l'esempio del rifiuto della merda. Il potere totalitario non accetta il dissenso. Non solo non lo accetta, ma lo elimina del tutto.
Non era ammessa l'ironia; tutto andava preso rigorosamente sul serio.
Non erano ammessi i gay. I gay non contribuivano alla procreazione e la procreazione era importante. Essa veniva incentivata con il sogno comunista di un avvenire florido ed in pratica serviva, come in tutti i regimi totalitari, a nutrire l'esercito.
I gulag erano i cessi, isolati e ben nascosti nel silenzio della Siberia, in cui i rifiuti della società sovietica, cioè oppositori politici, gay e molti altri, venivano sversati. I gulag sono l'esempio del rifiuto della merda. Il potere totalitario non accetta il dissenso. Non solo non lo accetta, ma lo elimina del tutto.
Come promesso, nel precedente esempio merda non indicava qualcosa di negativo. Fatto questo primo esempio, sembrerà meno blasfemo il secondo, in cui merda significa effettivamente merda.
Dio creò l'uomo a sua immagine e somiglianza. Ma Dio non fa la cacca, potete scommetterci.
Nel corso dei secoli, generazioni di padri della Chiesa e filosofi molto intelligenti hanno cercato di risolvere la contraddizione. Sinceramente non so a che conclusione si sia arrivati adesso, ma sono abbastanza convinto che tuttora Dio non fa la cacca.
La merda è qualcosa di terreno, di materiale, di sporco. Non è affatto ammissibile che Dio, che ha tutt'altra dimensione celeste, spirituale, limpida, faccia la cacca. Io sono d'accordo. Voglio dire che ammettendo che esista un Dio che per definizione porta con se tutte quelle proprietà elencate prima, mi risulta effettivamente difficile associare ad esse l'immagine della cacca.
Tuttavia riesco a percepire la contraddizione*. Sinceramente mi terrei alla larga da domande sulla questione, ma diciamo che in cuor mio il dubbio rimane intatto e fingo di essere un'idiota sorridente.
Per farne una breve introduzione, ieri ho ripreso in mano "l'Insostenibile leggerezza dell'essere" che avevo letto quattro anni fa. Il post è una rielaborazione del penultimo capitolo del libro di Milan Kundera, ispirata dalla notizia linkata all'inizio.
Ora io non ho forti argomenti per confutare la tesi di chi crede che la vita sulla Terra va avanti grazie ai movimenti della Roccella e della Binetti. Mi limito allora ad osservare che mi sembra più ragionevole pensare che la vita su questo pianeta va avanti perchè meccanismi naturali sconosciuti obbligano gli organismi che lo popolano a riprodursi. E che la vita è andata avanti per milioni di anni perchè fare l'amore, nelle più svariate forme proprie ad ogni specie, è divertente.
La natura ha trovato il modo di rendere divertente la riproduzione.
Se fosse stato noioso, la vita sarebbe finita un istante dopo essere cominciata.
Tuttavia un seno nudo provoca imbarazzo; i vicini di casa chiamano la polizia perchè una scultura di neve prende le forme di un busto di donna.Tentiamo di nascondere ciò di cui ci vergognamo. Chiudiamo gli occhi, non vogliamo accettarne l'esistenza.
Rifiutiamo la merda.
E' abbastanza chiaro che in un mondo perfetto in cui qualche volta succedono fatti divertenti come quello della signora del New Jersey, scrivere un post sul Kitsch è più o meno una perdita di tempo. Ma lo è anche in una società ipocrita come quella in cui vivo oggi.
Ciao.
*Ovviamente è lecito uscire dalla questione ammettendo che la Bibbia e gli altri testi sacri delle altre religioni, come anche i vaghi discorsi dei sacerdoti delle varie religioni, hanno la consistenza logica di una poesia. Cioè non ce l'hanno.
Questo non sarebbe svilirne il contenuto. La poesia è molto più gradevole di una dimostrazione logica. La poesia emoziona ma non ha la pretesa d'essere vera o di essere giusta. Il poeta non cerca verità oggettive, ma l'emozione.
Tuttavia in nome della poesia non si possono condannare innocenti che non condividono l'emozione del poeta, quindi dubito che un uomo religioso potrà mai accettare lo status di poesia per la religione in cui crede.
T
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