Scrivo per bene una sintesi del pensiero dell'aspirante pugile sulla conservazione dell'energia che si può trovare nei commenti di un post precedente:
Partendo dalla meccanica (e quindi dalla II legge...unico (?) assioma della meccanica classica) si dimostra che esiste (sotto l'opportuna condizione che tutti i punti siano sottoposti a un campo di forze conservativo) una quantità che si conserva che chiamo Energia. Che bello...
Ora vedo che succede nel mondo reale. Se noto che durante un processo schematizzabile come sopra questa energia non s'è conservata, allora la vedo a cercare dove credo che possa essere finita, come la mamma cerca i giocattoli del figlio:)...quando l'ho trovata, la metto insieme ai contributi energetici che già avevo e allora, per definizione, avrò qualcosa di invariante rispetto al tempo perchè i contributi aggiuntivi che si vanno a sommare sono proprio quelli necessari a rendere costante la quantità Energia.
T
11 commenti:
Non ho letto approfonditamente i post precedenti e non sono una "cima", quindi mi scuso anticipatamente se dirò cretinate :).
La quantità di energia, considerando un sistema chiuso, è, in fisica classica, immutabile. Essa può quindi solamente trasformarsi.
Con l'avvento della fisica nucleare si è scoperto che massa ed energia sono rappresentazioni dello stesso fenomeno, quindi è più corretto dire che la somma dell'energia e della massa è, in un sistema chiuso, costante.
Per maggiori dettagli dobbiamo aspettare l'esame di fisica nucleare il prossimo anno :).
Inoltre...
Questo post mi porta a rispondere anche ad un'altra discussione: quella sul fatto se la scienza sia un "modello" o una "spiegazione" dell'universo.
Come si può vedere ho parlato di fisica nucleare e classica distintamente; le due teorie, infatti, non si escludono.
Questo per dire che la fisica non SPIEGA la natura ma è un modello, una "semplificazione e approssimazione" grazie alla quale l'uomo è in grado di capirla e "misurarla".
Di volta in volta, quindi, non ci sarà un teoria GIUSTA, ma la più adatta a spiegare un fenomeno (così, ad esempio, non userò la relatività per studiare il moto di una palla da calcio).
Inoltre, secondo me, la natura non funziona secondo numeri e "schemi" matematici, ma siamo noi ad utilizzarli per "visualizzare" e studiare come la natura funziona.
Tanto per completezza, in fisica classica il gioco più utile che si fa con l'energia è porla uguale ad un certo lavoro, che poi si pone uguale a forza per spostamento, ottenendo la forza e di conseguenza le equazioni del moto.
Tutto questo è ragionevole, se si pensa che l'energia è uno dei concetti più "fisici" con cui si può lavorare: passare da quello che è un teorema discendente dai principi della dinamica, a equivalenze tra calore e lavoro (esperimento di Joule), è un passaggio chiaramente fisico e sperimentale, che va oltre i limiti della matematica. Forse la "superiorità" rispetto alla matematica è proprio nel ruolo che gioca l'evidenza sperimentale, assieme alla logica, nel procedere della fisica (ruolo così importante da prevedere che un modello matematico possa essere accantonato perché insoddisfacente alla spiegazione/predizione della realtà, da accettare che ogni risultato possa essere contraddetto e invalidato da un esperimento). D'altronde è proprio questo che distingue una scienza da una disciplina, e Vedeverde non me ne voglia.
a.p.
nono, non te ne voglio,
io non penso neanche che la matematica sia una scienza..
è èiù un incontro tra una disciplina e un arte...
il resto sono gusti...
(anche se i gusti non sono neanche estranei alle scelte della fisica (kuhn))
(specifico che il mio ancora non so quale sia..)
(però, sperando che tutti non me ne vogliate, penso sia più semplice saltare dalla matematica alla fisica piuttosto che il viceversa)
mago non ti proccupare che qui ogni idea è ben accolta da tutti, e chi non vuole leggere tutte le stupidagini che ogni tanto ci impegnamo a scrivere può sempre scegliere non visitarci più:)!
Inoltre non mi sembrano affatto cretinate le tue!
Ricordo alcune pagine di un libro di Hawking in cui si dice proprio quello che dici tu a proposito del modello che la TEORIA fornisce per la comprensione del mondo.
Questo è un argomento che mi affiscina tantissimo!
già vedeverde, la matematica è un arte, a volte pura poesia...
(è un complimento...insomma, tra lettori di Kundera ci si capisce quando dico poesia, vero:)?)
.. io ho scelto di fare fisica con la speranza di scoprire il suo linguaggio ancora piu bello di quella della matematica..
(..purtroppo x ora non e' cosi..x nulla..oddio questi mi radiano)
..insomma cercavo un viaggio esotico , ammirevole, della mente e invece mi ritrovo soffocato e ipnotizzato nello scantinato sotto casa..(abile metafora di un pomeriggio d estate nei laboratori di via tiburtina)..costretto a farmi vento con vele d alluminio piu utili a questo che ad aumentar l attrito viscoso di una girandola(tecnicamente volano) che nell aere e' l unica ad avere un animo vibrante...
che scena melodrammatica
Hai tutta la mia solidarietà sleeper!
capitano non t'offendere:)!
uauauauaua
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