Come facevano i Greci a conoscere la lunghezza dell'equatore della Terra? Beh qualcuno neanche sapeva che fosse rotanda però un certo Eratostene riuscì a calcolarne l'equatore con una certa precisione. Egli sapeva che il 21 giugno o giù di lì il Sole a mezzogiorno illuminava il fondo dei pozzi di Alessandria d'Egitto(era dunque allo Zenit) e riuscì a misurare (che fisico sperimentale...) l'angolo che i raggi solari formavano con la normale al suolo nello stesso giorno alla stessa ora nella sua città in Grecia(semplici calcoli trigonometrici una volta misurata l'ombra L proiettata a terra di un bastoncino piantato per terra di lunghezza D :alpha=atan(L/D)...certo che senza calcolatrice era un po' più difficile...). Si vede dalla figura che la distanza angolare tra Alessandria e la sua città è proprio alpha. Stiamo infatti assumendo, come fece lui, che i raggi del Sole arrivino più o meno in modo parallelo sulla superficie della Terra; visto che la distanza terrestre h tra le due città era nota (immaginate l'errore su questa misura dato che si usavano i piedi come unità), gli bastò fare una semplice proporzione per trovare l'equatore E:
H:alpha=E: 2pi...geniali questi Greci...
T
3 commenti:
raramente si sorpendono fisici a lodare i greci...ma stavolta..
ma guarda che io sono obiettivo...e la vecchia passione per la filosofia non muore mai:)...mi sono pure comprato "La rivoluzione dimenticata" di Lucio Russo che parla della matematica dei greci...però non l'ho ancora letto...
FILO CAFAGGI 4ever!!! ;-)
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